“Chi mi conosce mi sente spesso dire che il Feldenkrais mi ha cambiato la vita. Sembra una frase esagerata, ma è la verità ! Nel 2008 ho subito un intervento urgente di ernia lombare, peraltro ben riuscito, e dopo 1 anno ho ricominciato ad avere dolore. Tornata dal neurochirurgo, ho realizzato di avere nuovamente una protrusione nel medesimo punto. Sicuramente la causa era la mia postura errata, ma nessuno mi aveva mai suggerito di fare qualcosa in proposito. Poiché ero a conoscenza dei danni causati da un secondo intervento, ho cercato qualcosa che potesse aiutarmi a migliorare la condizione della mia colonna vertebrale, senza pesanti conseguenze.
Il caso ha voluto che mi imbattessi nel Metodo Feldenkrais. L’approccio a questo metodo non è facile e immediato, perché è differente rispetto a qualsiasi cosa conosciate. E’diverso dal Pilates, dalla ginnastica posturale, dalla fisioterapia e da qualsiasi altra attività che viene consigliata in questi casi. Direi che all’inizio il Metodo Feldenkrais richiede un “atto di fiducia” perché i movimenti sono talmente piccoli, accennati e sottili da sembrare quasi inutili al neofita. Dopo la prima lezione torni a casa e ti chiedi cosa potrà mai fare un metodo dove l’insegnante ti dice di fare molto meno di quello che stai facendo, abituati come siamo a forzare e spingere al limite il nostro corpo per sentire il “dolore benefico” dei muscoli dopo l’attività fisica. Ma di solito, proprio perché hai sicuramente fatto di più di quello che ti è stato consigliato, il giorno dopo sei dolorante, nonostante la tua impressione di non esserti quasi mosso ! E’ capitato anche a me: durante le prime lezioni forzavo il movimento per provare a me stessa e all’insegnate, quanto ero brava e il giorno dopo erano dolori, magari in zone dove non avevo nemmeno sollecitato i muscoli!
A poco a poco ho imparato a lasciar perdere la performance e ho cominciato ad ascoltare il mio corpo. E da quel momento si è aperto un mondo ! Quando ho capito di dover lasciare andare il mio corpo perché ha una sua profonda e innata intelligenza e mi sono affidata a lui, è successo il miracolo : ha cominciato a muoversi seguendo le indicazioni dell’insegnante e tutto è stato più facile. Non era più necessario lo sforzo perché lui sapeva istintivamente la strada migliore da prendere, quella che permette al movimento di fluire e rifluire in entrambe le direzioni. Ora quando un movimento non mi riesce, istintivamente ancora mi irrigidisco, ma poi mi rilasso e permetto al mio corpo di fare quello che deve fare. E’ questa la magia del Feldenkrais ed è per questo che le sessioni di esercizi si chiamano CAM cioè Consapevolezza Attraverso il Movimento. Perché è soltanto portando la consapevolezza sui movimenti del nostro corpo che riusciamo a capire che ogni parte è collegata all’altra e che un piccolo movimento ne genera un altro che, come un’onda, si propaga.
Ormai pratico questo Metodo con regolarità da più di 5 anni e a chiunque io consiglio il Metodo Feldenkrais : prima di affrontare qualsiasi sport o attività fisica, per annullare gli effetti dei lunghi periodi passati seduti o in piedi sui luoghi di lavoro, per i giovani che passano ore chini sui libri o semplicemente per controbilanciare la forza di gravità che ci schiaccia giorno dopo giorno se non abbiamo una postura corretta.
Per tutto questo dico che il Feldenkrais mi ha cambiato la vita, ma soprattutto perché da quando lo pratico non ho più la protrusione e ogni lezione è sempre più simile alla meditazione che non ad un’attività fisica!”
Lorenza F.