I nostri corsi e seminari

Sesto Calende (Va) - Via Monastero 10:
Il Bacino
Giovedì 17-24-31 Gennaio 2019

ore 19.00-20.00


(maggiori informazioni)

Lezioni di gruppo:
Lezioni di movimento per una schiena libera

VARESE:
martedì 18.00-19.30
venerdì 10.00-11.30 

 

SESTO CALENDE:
giovedì 17.00-18.30

  

CASSANO MAGNAGO (Va)
Venerdì pomeriggio e il mercoledì mattina
su appuntamento

 

9/07/2018

Corpo, mente, anima, sono un insieme inscindibile

Riflettere e meditare su tutte le cose, visibili e invisibili, per capire perché siamo stati collocati al centro dell’universo e ci sia stata data una posizione eretta, una testa piazzata nella parte più alta del corpo sopra un corpo snodabile per poter seguire il rotante corso degli astri. (Seneca)

La psicologia della Gestalt, partendo da una visione olistica dell’essere umano, considera mente e corpo parti integranti di un’unica realtà. A partire dall’assunto che il tutto è di più della semplice somma delle parti, ne deriva che l’essere umano è qualcosa di diverso dalla semplice somma delle singole parti che lo compongono, di più dell’unione mente e corpo.

L’esperienza del sé mentale, cognitivo e affettivo, non deriva dalla semplice somma dei differenti elementi ma si integra in un tutt’uno che assume un significato specifico. Allo stesso modo l’esperienza del corpo, sensazioni e movimento, non è il risultato della semplice somma delle parti fisiche e sensoriali, ma si integra in una dimensione unitaria che afferma il detto “io sono un corpo” allontanandosi dal dire “io ho un corpo”.

Il lavoro con il corpo, la consapevolezza di sé attraverso il movimento proposto con il Metodo Feldenkrais® si conforma all’approccio della psicologia della Gestalt, considerando il movimento strumento di integrazione delle varie parti del sé. Il movimento è espressione di un sé globale e non semplice somma delle varie parti del corpo. Non si tratta solo di parti collegate in qualche modo l’una all’altra, ma di un tutto inseparabile al momento del funzionamento. Un cervello senza corpo non può pensare.

Per ogni sentimento avvertito c’è uno schema motorio che manifesta l’intensità del sentimento stesso. L’espressione della rabbia espressa attraverso la contrazione della mascella, la rigidità muscolare, una respirazione incompleta o l’espressione della gioia, espressa attraverso una respirazione profonda, i lineamenti del viso distesi, la muscolatura tonica ma rilassata, dimostrano chiaramente l’effettiva correlazione tra emozione, pensiero e schema motorio. Ma la domanda è: che cosa sopraggiunge per primo? Lo schema motorio o il sentimento? Essi costituiscono fondamentalmente un’unica funzione. Non possiamo diventare consapevoli di un sentimento prima che questo sia espresso da un azione muscolare.

Il comportamento di una persona può essere cambiato attraverso due direzioni principali: tramite la psiche o tramite il corpo. Tuttavia un cambiamento reale e duraturo deve verificarsi in modo tale da permettere al corpo e alla psiche di modificarsi simultaneamente. L’espressione muscolare è più semplice perché è concreta e più facile da localizzare, ciò che permette alla persona di essere più facilmente consapevole di ciò che le accade.